JAKOB PHILIPP HACKERT
Jakob Philipp Hackert (1737-1807), pittore tedesco, ha lasciato un segno significativo nell'arte europea, con una particolare connessione all'Italia. Nato a Prenzlau, Germania, Hackert iniziò da giovane a viaggiare attraverso l'Europa, sviluppando un profondo legame con l'Italia, dove si stabilì nel 1768. A Roma, divenne celebre per la sua abilità nella pittura di paesaggi, attirando l'attenzione di importanti personaggi come Papa Pio VI e Caterina la Grande di Russia. Fu commissione di quest'ultima la realizzazione di un ciclo di dipinti raffiguranti la battaglia navale di Çeşme. Nel 1779, il principe Marcantonio IV Borghese lo incaricò di dipingere nove opere per la Villa Borghese a Roma. Nel 1780, Hackert creò il famoso ciclo "Dieci vedute della casa di campagna di Orazio". Nel 1786, divenne pittore di corte per re Ferdinando IV di Napoli, supervisionando il trasferimento di opere d'arte dalla collezione Farnese da Roma a Napoli. Quest'esperienza lo portò a stringere amicizia con Goethe, che lo descrisse come un uomo dotato di acutezza intellettuale e passione per l'arte. Durante il suo servizio a corte, Hackert dipinse celebri opere, tra cui vedute di Caserta e della reggia, ritratti di Capri e porti del regno borbonico. Nel 1799, fuggì da Napoli a causa dell'invasione francese e si rifugiò in Toscana. Nella fase finale della sua vita, si dedicò a lavori privati e all'agricoltura, mantenendo un equilibrio tra l'arte e la sua tenuta. Hackert non si sposò mai e visse in compagnia dei suoi fratelli minori. Morì nella sua casa vicino a Firenze e fu sepolto nel Cimitero della Congregazione olandese alemanna, insieme al fratello Abramo. La sua eredità artistica si distingue per l'abilità nella pittura paesaggistica, il realismo dettagliato e l'ispirazione tratta dall'Italia, che continuano a influenzare e ispirare gli amanti dell'arte ancora oggi.